La casa nel bosco - Residenza Keegan

Scostò i miei capelli, per poi abbassarsi verso di me, per baciarmi. Le sue labbra erano molto morbide, ma sopraogni cosa erano nel posto dove io desideravo che fossero. Provai ad aggrapparmi a lui ma con la foga del bacio non ci riuscii, ero troppo concentrata ad assaporare la sua bocca. Non capivo più niente quando lui mi era vicino, quando lui mi baciava così. Per fortuna dovemmo riprendere fiato, così potei osservare per un secondo i suoi occhi. Avrei potuto dire che anche per me ora c'era solo lui, quando all'improvviso mi prese per la vita mettendomi quasi sopra la sua spalla. Mi misi a ridere e con poca convinzione gli diedi dei colpetti sulle spalle. Dai mettimi giù... Scemo! al termine mi ascoltò. Finii giusto sul letto, lo stesso che poco prima avevo lasciato. Lo guardai con le pupille dilatate e il respiro affannoso di chi sà che cosa sta per accadere. Mi baciò nuovamente, perchè infondo era quello che volevamo entrambi, io assaggiai ancora la sua bella pelle poi però mi disse una frase, mi chiese se davvero non avessi avuto altri oltre che lui. Arrossi vistosamente e non solo per quello che aveva detto ma pure perchè la sua mano mi accarezzava sulla pelle. Percepivo distintamente i suoi polpastrelli passare sulla delicata pelle che ora si era morbidamente increspata.
Misi le mani in fianco al viso per coprire il rossore, la sua bocca era ad un passo dalla mia. Adoravo il suo profumo ed adoravo il fatto che volesse stuzzicarmi. Ero felice che non mi avesse chiuso fuori da se stesso... Sorrisi mentre mettevo le mie braccia intorno al suo collo Ho avuto dei ragazzi, almeno nel senso che pensi tu! Mica sono una bambina! lo feci scansare, e giustamente finii con l'andare a mettermi proprio sopra di lui. Era colpa sua, mi aveva tirato con una mano! Tu non sei il mio ragazzo mi abbassai per baciarlo e con quel gesto i miei capelli crearono una specie di tenda contro l'esterno del mondo. Ma lo diventerai presto, se lo vorrai veramente... Devi solo uccidere il drago e salvarmi dalla strega cattiva sorrisi, per il riferimento puramente casuale alle fiabe che tanto adoravo. Con un dito passai sulle sue guancie e poi sulle sue labbra, con gli occhi guardai attentamente i suoi, le sue ciglia folte, la sua bella pelle candida come alabastro. Ma non temere il mio cuore è già tuo detto ciò smisi di fare qualsiasi cosa... Non mi accorsi che fuori le cose erano cambiate... Un corvo gracchiava all'esterno, portando altro che guai!!

ruka

Tutto accadde molto rapidamente, Luke non mi diede tempo di capire che cosa stesse succedendo. Finii sotto il letto con lui che mi chiedeva, tacitamente di rimanere ferma e di stare zitta. Per minuti che mi parvero interminabili feci come mi aveva chiesto. Nella mia mente però balenarono diversi pensieri primo tra tutto "che era successo?" Era stata la mia dichiarazione a innescare questa reazione esagerata? Oppure qualcuno ci aveva trovato? E poi... Perchè nascondermi sotto il letto? Io sapevo difendermi, ero una strega. Sbuffai, non capendo nulla. Poi, all'improvviso Luke mi tirò fuori da lì. Era una fortuna che sotto quel letto non ci fosse tanta polvere. Ma comunque starnutii una volta. Era l'ultimo dei miei desideri finire sotto un letto polveroso, dopo aver dichiarato che iniziavo ad innarmorarmi di lui.
Non feci in tempo a domandare nulla, le sue mani erano sulle mie, diede un bacio su di esse e poi disse che doveva andare da sua madre. E che io dovevo chiamare Sharon... Come faceva a conoscere il nome della mia migliore amica era un mistero, e questo sentimento di stupore si palesò sul mio volto. Perchè dovevo stare con lei, e perchè lui doveva, tutto ad un tratto, allontanarsi da me. Temevo, temevo che se fosse andato via, io lo avrei perduto. Era una sciocchezza, un timore assurdo ma non potevo fermare questo senso d'inquietudine che mi attanagliava le viscere.
Lo guardai mentre andava a vestirsi, scelse abiti adatti alla sua personalità ma io avevo la testa altrove. Mi sarebbe tanto piaciuto chiedere che cosa... Come e quando ma egli si voltò mi disse di chiamare la mia amica -ancora una volta- e mi annunciò a cuor leggero che ella... Altri non era che usa sorella.
Rimasi lì, imbambolata a fissare il vuoto. Non mi accorsi del bacio, non mi accorsi di lui che se ne stava andando... Andai semplicemente alla porta e gli urlai dietro Ma... niente, era già partito.
Rimasi a fissare la sua moto mentre andava, sospirai, che dovevo fare? Avanti Eloise, tira fuori un pò d'intelleto mormorai per infondere coraggio nel mio animo. Presi il telefono e digitai il numero di Sharon. La mia amica non rispondeva, provai ancora una volta... Che fosse con il giovane biondo? Pensai, ero così stanca, ero così incasinata! Che dovevo fare ora? Rimasi lì come un'idiota a guardare Aaron che scodinzolava.
Dovevo andare a casa mia, scoprire qualcosa... Qualsiasi cosa... Presi il collare di Aaron e glielo misi addosso, con il guinzaglio poi andai fuori dalla dimora. Non avevo alcun mezzo di trasporto... Dovevo potevo mai andare? Sbuffai. Ero prigioniera. Sharon non mi avrebbe risposto, ero preoccupata certo ma... Volevo avere fiducia.

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